Il miele millefiori non proviene da un’unica area specifica, ma può essere prodotto in diverse zone geografiche, come montagna, collina o pianura, dove crescono fiori di varie specie. Proprio per questa diversità floreale, il miele può assumere caratteristiche particolari in termini di gusto, aroma e proprietà benefiche, che variano a seconda del tipo di nettare raccolto dalle api. Nonostante questa varietà, il miele millefiori può essere suddiviso in due grandi categorie basate sul periodo di raccolta:
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Millefiori chiaro: di colore più tenue e trasparente, ha un gusto dolce, delicato e meno marcato. Tende a cristallizzarsi a distanza di qualche mese e viene prodotto soprattutto in primavera.
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Millefiori scuro: di tonalità più intensa, dal bruno all’ambrato, ha un sapore più deciso, spesso con una nota amarognola che ricorda la melata o il miele di castagno.
Il miele è naturalmente ricco di sali minerali e antiossidanti, in particolare nelle varietà più scure. È efficace nel trattamento di sintomi influenzali, aiuta a calmare la tosse e ha proprietà antibatteriche. Grazie alla sua alta concentrazione energetica, è consigliato per sportivi, bambini, donne in gravidanza, anziani e persone in fase di recupero. Alcune ricerche suggeriscono che il miele millefiori possa anche contribuire a ridurre i sintomi delle allergie stagionali: l’assunzione regolare di piccole quantità ha portato a un miglioramento nella risposta dell’organismo.
Inoltre, è benefico per l’apparato digerente, poiché può aiutare a regolarizzare l’intestino, contrastare la stitichezza, equilibrare la flora batterica e favorire un migliore assorbimento dei nutrienti. È anche utilizzato per le sue proprietà depurative sul fegato e per supportare una buona circolazione sanguigna.
Dal punto di vista nutrizionale, il miele millefiori è più completo rispetto ai mieli ottenuti da una sola varietà floreale, poiché contiene pollini provenienti da molteplici specie di fiori.